La Meascia
Per realizzare questo dolce le nostre nonne utilizzavano quello che c’era, sia per quanto riguarda le farine che per la frutta fresca o secca.
Un tempo la torta veniva cotta direttamente sulla brace del focolare con una padella apposita di rame stagnato appoggiata sul treppiede, la si copriva con un coperchio a sua volta ricoperto di brace o con torsoli di pannocchia che facevano poca fiamma, ma tanto calore e tanta brace.
Oppure in molte case si usava una padella di ferro che non veniva mai lavata (se no faceva la ruggine), ma pulita con la carta, in genere quella gialla che il macellaio usava per avvolgere i pacchetti (era la “carta paglia”).
Dopo circa un’ora si pungeva la Meascia con un ago per la lana e se usciva asciutto, la meascia era cotta.
La si sfornava su un asse di legno, in genere quello della polenta.
- 1 tazza di farina bianca
- 1 tazza di farina gialla,
- 2 o 3 mele,
- 2 o 3 pere
- ½ bicchiere di olio
- ½ tazza di fichi secchi
- ½ tazza di uvette
- scorza di limone grattugiata
- 1 pizzico di sale
- 4 cucchiai di zucchero
- Siero di latte, quanto basta per impastare
- 1 cucchiaio di miele diluito con ½ cucchiaio di grappa,
- 1 cucchiaio di pangrattato
Mescolare le farine con lo zucchero, il sale; impastare con il latte;
aggiungere la frutta tagliata a fette o a cubetti e la frutta secca.(aggiungere anche un po’ di olio).
Mettere l’impasto, che deve essere morbido e non asciutto in una teglia unta di abbondante olio e cosparsa di pan grattato.
Mettere in forno non caldissimo per 40-50 minuti.
Si mangia preferibilmente fredda, ma anche tiepida.
aggiungere la frutta tagliata a fette o a cubetti e la frutta secca.(aggiungere anche un po’ di olio).
Mettere l’impasto, che deve essere morbido e non asciutto in una teglia unta di abbondante olio e cosparsa di pan grattato.
Mettere in forno non caldissimo per 40-50 minuti.
Si mangia preferibilmente fredda, ma anche tiepida.
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